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Il Gatto di Pallas
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Razze e storia
Il gatto di Pallas, noto anche come Manul, è una delle specie di felini più rare e affascinanti del pianeta. Questo animale è originario delle regioni montuose dell'Asia centrale e vive in habitat difficili da raggiungere. Nonostante la sua bellezza e fascino, il gatto di Pallas è in pericolo a causa della perdita di habitat e della caccia indiscriminata. In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c'è da sapere su questa specie unica, dalla sua dieta al suo stato di conservazione. l gatto di Pallas è noto per la sua pelliccia folta, il muso schiacciato e le orecchie piccole e arrotondate. Questi animali hanno un aspetto molto particolare che li distingue dagli altri felini. Il gatto di Pallas è uno tra i felini più difficili da osservare, ma recentemente è stato scoperto che è in grado di sopravvivere anche in un luogo in cui mai avremmo pensato: le vette del monte Everest. Questa scoperta è stata condotta da un gruppo di ricerca della Wildlife Conservation Society che ha pubblicato uno studio su Cat News. La scoperta è avvenuta grazie al ritrovamento delle feci del felino. Il gatto di Pallas comunica attraverso vocalizzazioni, espressioni facciali e segnali chimici. Questi animali sono noti per la loro espressione facciale imbronciata, che li fa sembrare sempre arrabbiati. Il gatto di Pallas è un animale solitario e notturno. Questa specie è in grado di sopravvivere in habitat difficili grazie alla sua abilità di muoversi silenziosamente e alla sua grande capacità di adattamento. Il gatto di Pallas si nutre principalmente di roditori e piccoli animali, ma può anche cacciare uccelli, insetti. Questi animali sono in grado di sopportare lunghe periodi di digiuno grazie alle riserve di grasso nel loro corpo. Il gatto di Pallas è considerato in pericolo a causa della perdita di habitat e della caccia indiscriminata. Tuttavia, ci sono stati sforzi per proteggere e conservare questa specie, come l'istituzione di aree protette e il divieto di caccia. Dal 2020, il manul è stato classificato come specie a rischio minimo. Gli sforzi per proteggere il gatto di Pallas includono la creazione di aree protette, il divieto di caccia e la promozione della conservazione dell'habitat naturale di questa specie. Il gatto di Pallas vive in habitat difficili da raggiungere come le regioni montuose dell'Asia centrale. Questi animali si adattano a vivere in ambienti molto freddi e secchi, e sono in grado di sopravvivere a temperature estreme. Il gatto di Pallas vive in habitat difficili da raggiungere come le regioni montuose dell'Asia centrale. Questi animali si adattano a vivere in ambienti molto freddi e secchi, e sono in grado di sopravvivere a temperature estreme. -
Il Leopardo delle Nevi
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Grandi Felini
Il leopardo delle nevi (Panthera Uncia) è un felino originario delle catene montuose dell'Asia Centrale e Meridionale: il primo esemplare è stato descritto nel 1775 e proveniva dai monti Kopet-Dag, al confine tra Turkmenistan e Iran. Questo splendido felino è caratterizzato da una folta pelliccia, il cui colore varia dal grigio chiaro al color crema: rispetto al leopardo comune, il leopardo delle nevi è più piccolo, con un peso dai 25 kg (femmine) fino ai 75 kg di alcuni esemplari maschi particolarmente grossi. Il leopardo delle nevi è noto per essere un animale molto schivo e riservato, ma allo stesso tempo affascinante: purtroppo diversi fattori stanno minacciando la sua sopravvivenza. Ecco alcune curiosità su questo magnifico felino. Il leopardo delle nevi vive negli altopiani tra i 3350 e i 6700 metri di altitudine, tra i monti dell'Asia Centrale e Meridionale. In particolare, il suo areale comprende la Cina, l'India, il Kazakistan, Il Kirghizistan, il Bhutan, il Nepal, il Pakistan, la Siberia, il Tagikistan e l'Uzbekistan. In estate il leopardo delle nevi vive di solito al di sopra della linea degli alberi, in prati di montagna e terreni rocciosi, mentre in inverno può scendere nelle foreste. Il leopardo delle nevi ha un carattere molto schivo e riservato, per cui è molto difficile avvistarlo, studiarlo e realizzare una stima del numero di esemplari presenti. Si ritiene che il numero di esemplari al mondo si aggiri tra le 4.000 e le 6500 unità. Tuttavia, i leopardi in età riproduttiva dovrebbero essere circa 2500 (orientativamente il 50% della popolazione totale). Si tratta di numeri molto bassi, anche se recentemente dal Pakistan sono arrivate buone notizie: il numero di esemplari in questo Paese è in leggera crescita. Nonostante il leopardo delle nevi sia un superpredatore (si trova cioè in cima alla catena alimentare e non è preda di altri animali), diversi fattori mettono a rischio la sua sopravvivenza e hanno costretto gli enti specializzati a classificarlo come un animale vulnerabile e dunque a rischio estinzione. La prima causa è la scarsità di prede, dovuta alla distruzione dell'habitat a causa dell'intervento umano e dei cambiamenti climatici. Il secondo fattore è il bracconaggio: nonostante sia assolutamente illegale, questo felino viene ucciso dai cacciatori per la sua splendida pelliccia. Infine, anche l'attività estrattiva è un problema: i minatori usano pericolose sostanze chimiche ed esplosivi per estrarre minerali dalle montagne dove vive il leopardo. Per tutelare il leopardo sono nate tantissime associazioni. Le più importanti sono lo Snow Leopard Trust, la Snow Leopard Conservancy, lo Snow Leopard Network, il Cat Specialist Group e la Panthera Corporation. Questi gruppi collaborano spesso con i governi nazionali dei Paesi dove vive questa specie. L'obiettivo di questi enti è sensibilizzare gli abitanti dei luoghi dove vivono i leopardi, oltre che tutelare e controllare questa specie. Per esempio, in collaborazione con il WWF, alcune associazioni utilizzano delle fototrappole per finalità di ricerca: appena un leopardo attiva queste trappole gli abitanti vengono allertati, possono mettere in sicurezza il bestiame e infine è possibile fotografare e identificare i diversi esemplari allo scopo di proteggerli. La lunga e folta coda (80–100 centimetri circa) ha una fondamentale funzione protettiva: durante i lunghi e gelidi inverni, il leopardo infatti arrotola la sua coda attorno al muso come se fosse una sciarpa, permettendogli di restare al caldo mentre si riposa. Inoltre, la coda aiuta questo felino a mantenere l'equilibrio mentre si arrampica sui terreni rocciosi. Nonostante sia un grande felino e un carnivoro, a differenza dei suoi simili il leopardo delle nevi non è in grado di ruggire ma... miagola! Il miagolio chiaramente non è quello tipico dei gatti domestici, ma è una sorta di brontolio, una specie di verso lamentoso. Alcuni studiosi ritengono addirittura che il leopardo delle nevi sia l'unica specie del genere Panthera in grado di fare anche le fusa. FONTE: https://www.pets-lover.it/ -
La Perfezione
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Inafferrabili e discreti ma al contempo capaci di donare tanto affetto a chi la sensibilità di comprenderli. Non si concedono a chiunque, questo è vero, ma quando ciò accade, l’arricchimento è reciproco. Ed è in errore chi ancor oggi pensa ai gatti come animali opportunisti, capaci solo di prendere e mai di dare: si tratta solamente di entrare in empatia con i loro gesti, dalle tante e leggere sfumature, ed accoglierli incondizionatamente. -
Il cestino della biancheria
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Le stranezze del micio
E anche Lady come tutti i gatti si nasconde dentro il cestino della biancheria. Qui in questa foto non arriva all'anno di vita; il cesto rimane in piedi e lei ci sta dentro piuttosto comoda. -
Il Micio si fa le unghie!
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Le stranezze del micio
Forse vi sarà capitato di domandarvi perché il vostro gatto “si fa le unghie” sul divano o sulla poltrona di casa, sui tessuti e sulle tende. Molti proprietari di mici si lamentano di questo comportamento che in realtà, nella comunicazione dell’animale, ha un significato molto preciso. Per prima cosa si tratta di una marcatura visiva e olfattiva. A livello visivo, il gatto segna in modo piuttosto evidente un oggetto, in senso verticale e orizzontale. In questo modo, i graffi rendono visibile la sua presenza agli altri gatti e gli consentono di marcare il territorio. Inoltre il gatto, facendosi le unghie, rilascia feromoni (secrezioni olfattive) sugli oggetti e questo produce un segnale a livello olfattivo. Questo comportamento ha anche lo scopo di affilare gli artigli e di rafforzare i muscoli. È quindi un ottimo esercizio fisico per allungare la schiena, le gambe e concedersi una piccola coccola. Infine, quando il gatto si fa le unghie sta assecondando il proprio istinto. Si tratta di un’azione che si manifesta in una fase precoce della vita del felino e che spesso si verifica dopo il sonno e vicino ai luoghi di riposo. -
L'occhiolino
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Le stranezze del micio
Quando il tuo gatto “ti fa l’occhiolino”, sta flirtando? Potrebbe essere un modo per interpretare la comunicazione dell’occhio del gattino, a volte chiamato bacio di gatto. Un battito di ciglia lento è un complimento meraviglioso. È un segnale non pericoloso che i gatti usano tra loro e con gli umani con cui si sentono a proprio agio. Puoi inviare lo stesso segnale al tuo gatto, chiudendo lentamente e quindi aprendo gli occhi. È probabile che il tuo gatto voglia un altro occhiolino in risposta da te. Accontentalo! -
Il cestino della biancheria
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Le stranezze del micio
I gatti amano sonnecchiare nei cestini della biancheria, che considerano dei nascondigli con buchi per sbirciare. Allo stesso modo, un gatto si rannicchia spesso in una scatola di cartone, una borsa per la spesa... dove si sente al sicuro.. Qui Lady aveva circa 4 mesi, magra magra , piccolissima. Se la guardo ora è irriconoscibile. Non ci sta quasi più nella borsa della spesa . 7kg di morbidezza! Se entra nel cestino della biancheria lo rovescia dal peso che ha ora, per cui difficile sia per un umano, un nascondiglio, che lei, crede sicuro. (Ma le facciamo credere che non l'abbiamo vista!) -
La Perfezione
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
La tua gattina è diventata magra. Altro male non è il suo che d’amore: male che alle tue cure la consacra. Non provi un’accorata tenerezza? Non la senti vibrare come un cuore sotto alla tua carezza? Ai miei occhi è perfetta come te questa tua selvaggia gatta, ma come te ragazza e innamorata, che sempre cercavi, che senza pace qua e là t’aggiravi, che tutti dicevano :’È pazza’. È come te ragazza. La gatta di Umberto Saba (1961) -
L'Agnellino Placido e il gatto Mosè
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Link Utili per adozioni.
PLACIDO ha fatto impazzire tutti!!!! È’ pazzesco come ci ha contagiate coinvolte ci ha fatto tutte innamorate di lui! Il suo amico Mose’ è’ cieco e con crisi epilettiche anche lui doveva essere adottato ma è rimasto con bea perché troppo impegnativo . Sono di una dolcezza infinita . Tra poco Placido crescerà e diventerà fino a 60 kg e non potrà e non vorrà più vivere in casa noi lo sappiamo bene . Farà la sua vita al pascolo o in qualche fattoria di VEGETARIANI ! Nel frattempo cerchiamo di farlo crescere bene! Un immagine che commuove e di una tenerezza incredibile. L'Associazione Angeli Randagi si trova in FB che ovviamente seguo. La condivido qui per ricordarmi e ricordare, che gli animali spesso sono migliori degli esseri umani e che le differenze molto spesso per loro non esistono. L'Agnellino si chiama PLACIDO, e credo davvero che fatto impazzire tutti. https://www.facebook.com/angelirandagionlus -
LOVE IS IN THE AIR
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Video Miciosi
Tra poco sarà San Valentino e anche Simon's Cat si prepara all'evento -
Dormi, dormi...
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Legge del gatto che dorme: Per quanto possibile, ogni gatto deve dormire con il padrone in una posizione tanto scomoda per il padrone quanto comoda per il gatto. Anonimo -
Il Controllo
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Dalla mensola controllo tutto ciò che succede nella mia dimora. La mia mamma umana ha dovuto togliere tutte le piantine grasse dalla mensola, sarebbero state uno dei miei pasti quotidiani, spinosi o meno. E poi è cosi bello buttare a terra tutto quello che trovo in alto....devo passare io....io sola. La Regina. -
La Pantera nera e il piccolo Giaguaro
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Grandi Felini
Che tenerezza -
La Pantera nera e il piccolo Giaguaro
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Grandi Felini
Il giaguaro è una creatura bellissima, dal colore di fondo di un brillante rosso dorato, segnato abbondantemente da anelli neri, racchiusi all'interno da una a due piccole macchie. Pantera nera è il nome comune con cui vengono indicati gli esemplari neri ma è una variante melanica. Il melanismo è molto comune nei Giaguari. Nei giaguari la mutazione è dominante e pertanto giaguari neri possono nascere anche se è nero uno solo dei genitori. Nei leopardi la mutazione è recessiva e alcuni leopardi maculati possono procreare cuccioli neri . Girano in rete foto meravigliose di Pantere nere che hanno adottato dei cuccioli di Giaguaro. In realtà sono la stessa specie. La Natura fa miracoli! -
La Perfezione
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
I gatti, come categoria, non hanno mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto che, nell’antico Egitto, erano adorati come dèi. (Pelham Grenville Wodehouse) -
La leggenda delle "squamine" (Guscio di tartaruga)
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Racconti MicioMagici
La leggenda narra che, molti secoli fa, il sole implorò la luna perché voleva lo aiutasse a lasciare il cielo ed essere libero. La Luna, pigra, accettò e il primo giugno, quando il sole splendeva più intensamente, si avvicinò a lui e gradualmente lo coprì concretizzando il suo desiderio. Il sole, che guardava la terra da milioni di anni, non ebbe dubbi e finalmente realizzò il suo desiderio di sentirsi completamente libero passando inosservato e si tramutò in un essere più discreto, veloce e affascinante: una gatta nera. Dopo un po’ la luna si era stancata e, senza avvisare il sole, si allontanò lentamente. Quando il sole se ne rese conto, si dovette affrettare ad uscire dal corpo della gatta nera e salire in cielo. Lo fece così in fretta che lasciò i suoi raggi sul pelo dell’animale; fu in questo modo che si mescolarono le pennellate del sole e i segni della luna. E fu così che nacquero le "Squamine". Dicono che oltre alla loro origine solare, questi gatti abbiano proprietà magiche e portino fortuna ed energia positiva a chi li adotta. -
Dormi, dormi...
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Il gatto sembra l’incarnazione di ogni cosa soffice, setosa, priva, nella sua composizione, di qualsiasi asperità: un sognatore la cui filosofia è “Dormi e lascia dormire”. (Saki) -
Dormi, dormi...
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Ho visto guarire più persone alla compagnia di un gatto, di quanto non abbiano fatto tonnellate di medicine. Enzo Iannacci -
Simon'Cat e la pausa TV
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Video Miciosi
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La Perfezione
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Il vostro gatto non potrà mai minacciare il vostro caseggiato abbaiando alle tre del mattino. Non attaccherà il postino né mangerà le tende, anche se può salire sulle tende per vedere come sembra la stanza dal soffitto. Helen Powers ❤️❤️❤️ -
Buon Anno a tutti!
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Giunti al capo d’anno, ci scopriamo sopraffatti dalla routine. E questo giorno ci appare assolutamente uguale agli altri. Il che “non” è vero. Perché le ricorrenze servono: a commemorare oppure a rinnovare. Occasioni di memoria e di speranza, per tornare indietro con gli occhi e la mente. Oppure, al contrario, per proiettarci in avanti. (Ilvo Diamanti) -
Il Gatto delle Sabbie
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Razze e storia
Il gatto delle sabbie è un piccolo felino che vive negli aridi deserti dell’Africa e Asia, in aree così calde e asciutte che nemmeno il gatto selvatico africano le abita, nonostante sia abituato al deserto. Si parla di zone quali il deserto arabico, il Sahara, i deserti di Iran e Pakistan. Anche se condividono molti tratti con i gatti domestici, i gatti delle sabbie sono selvaggi e sono dei veri campioni del duro ambiente desertico. Conosciuto anche come gatto delle dune di sabbia, il nome scientifico di questo felino deriva dal capo della spedizione che portò alla scoperta della specie nel 1858, Jean Auguste Margueritte. Il primo europeo a descrivere la specie (nel 1858) fu Victor Loche, che le diede questo nome. I gatti delle sabbie si sono adattati per vivere nelle calde e aride condizioni dei deserti che vanno dal nord Africa fino ad Israele. I suoi piedi pelosi lo aiutano a camminare lungo paesaggi rocciosi e caldi, e le sue grandi orecchie aiutano a raffreddare questo felino. Sono gli unici tra i felini asiatici a presentare lunghi peli tra le dita. Questo “cuscino di pelliccia” che si trova sulle piante dei piedi, permette un isolamento quando l’animale si sposta sulla sabbia rovente. Questa caratteristica, insieme agli artigli delle zampe posteriori sono piccoli e smussati, rende molto difficile seguire e localizzare le impronte del gatto delle sabbie. Con un peso di 1,5-3,5 kg circa, questi gatti selvatici sembrano gatti domestici, ma non è così: si tratta di predatori carini e di dimensioni piccole, ma comunque feroci. Questi felini sono abituati alla dura vita del deserto e non hanno paura (quasi) di niente. Serpenti? Una cena gustosa! Niente acqua nelle vicinanze? Nessun problema. Fuori è buio? Un ottimo momento per una caccia serale! Il gatto delle sabbie preferisce terreni piatti od ondulati, con vegetazione sparsa ed evita le dune completamente spoglie, dove il cibo è più scarso. Può sopravvivere a temperature comprese tra i -5° e i 52°C, ritirandosi all’interno della tana quando le condizioni si fanno più estreme. Anche se beve acqua se disponibile, riesce a sopravvivere per mesi senza di essa, ricavando i liquidi necessari dal cibo che mangia. A differenza dei loro cugini più grandi, i leoni con il loro branco, i gatti delle sabbie restano in solitudine per la maggior parte dell’anno. Si riuniscono solo per accoppiarsi, e di solito partoriscono un massimo di cinque cuccioli. Questo rende difficile anche stimarne il numero reale in natura. Quando i gatti delle sabbie si incontrano, tuttavia, hanno una serie di richiami e versi. Fanno le fusa e miagolano proprio come i gatti di casa, ma possono anche avere versi diversi da quelli che associamo ai felini: non è strano sentirli guaire come un cagnolino. I gatti delle sabbie possono correre fino a 40 chilometri all’ora. I loro piedi densamente ammortizzati, assieme a questi corpi piccoli, permettono loro di scattare facilmente sulla sabbia. Come termine di paragone, il gatto domestico può correre a 48 km/h, mentre l’uomo corre a una velocità media di 45 km/h. Questi gatti sono dei bravissimi scavatori. Anche alcune delle loro prede, sono scavatori, quindi devono essere in grado di scavare per raggiungerli durante la caccia. E come alcuni animali (gli scoiattoli, ad esempio), anche questi felini tendono a seppellire il loro cibo, da mangiare in seguito. Come casa usano di solito le tane abbandonate da animali come volpi o istrici, ma a volte usano quelle quelle di piccoli roditori come i gerbilli, allargandole. Una volta completata, la tana del gatto delle sabbie è in genere diritta, con un’unica entrata, e può raggiungere i 3 metri di lunghezza. I gatti delle sabbie sono considerati come “quasi minacciati”. In alcune regioni, sono considerati invece in pericolo. Infatti, la caccia a questo felino è proibita in Israele, Algeria, Iran, Kazakistan, Pakistan, Mauritania, Niger e Tunisia (ma non in Arabia Saudita, Egitto, Mali, Marocco, Oman, Emirati Arabi Uniti,). Spesso cadono preda delle trappole che sono predisposte per i predatori di bestiame. Purtroppo, alcuni vengono catturati per essere venduti illegalmente come animali domestici. Negli Stati Uniti sono presenti 26 gatti delle sabbie in cattività, e ci sono stati anche esperimenti negli zoo per la riproduzione in vitro con successo. Oltre alla presenza di leggi che ne vietano la caccia, gli zoologi di tutto il mondo stanno cercando di permettere ai gatti delle sabbie di vivere e crescere in numero. Con dei programmi per farli riprodurre in cattività, come quello fruttuoso al Ramat Gan Safari di Tel Aviv, le popolazioni di gatti delle sabbie si stanno lentamente riprendendo in tutto il mondo. -
La Perfezione
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Della mia gatta io sono invidioso, di come si appoggia al davanzale e sfida a duello la leggerezza. Sembra una sfinge smemorata mentre guarda la finestra, qualche volta si gira verso di me come a scusarsi di tanta bellezza. (Fabrizio Caramagna) -
Serenità è guardare i tuoi occhi...
LadyTheCat ha risposto ad una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - LadyTheCat, il Mantra delle Fusa
Non è facile conquistare l’amicizia di un gatto. Vi concederà la sua amicizia se mostrerete di meritarne l’onore, ma non sarà mai il vostro schiavo. (Théophile Gautier) -
Nepeta Cataria
LadyTheCat ha aggiunto una discussione in: Quando Dio creò il Gatto - Consigli Utili per Gattari
La Nepeta Cataria è la vera "Erba Gatta". Quella a forma di filetto simile all'era normalissima che troviamo in qualsiasi zona verde oppure in piccole zolle nelle Serre o meglio in bustine di semi nel negozio per i Pet, non è nient'altro che un miscuglio di orzo, avena, segale o grano, che aiuta il nostro micio a digerire meglio, in particolare aiutando il suo intestino a liberarsi dalle palle di pelo o da residui di ossa o pelle di non digerita di piccole prede come topolini o uccellini. La pianta aromatica Nepeta cataria (Erba Gatta, Gattaia) è una officinale erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae/Labiatae, che profuma di menta. Contiene nelle foglie, nei fusti e nelle radici, un terpene simile ai feromoni del gatto e che lo rende suscettibile agli effetti di questa pianta, agisce sulla sua psiche con effetto rilassante. Possiede foglie a pagina cuoriforme-triangolare, con apice appuntito e fiori raccolti in infiorescenze a spighe di colore bianco, rosa o lilla. Proprietà repellente in grado di tenere lontane le zanzare, che trovano particolarmente sgradito il suo aroma. Ricca di vitamine, può indurre il vomito, risolvendo il problema dei boli del pelo. Inoltre contribuisce ad allontanare topi, mosche, zanzare e scarafaggi. Viene utilizzata anche in cucina, dove i germogli più teneri possono essere uniti alle insalate, alle minestre e per preparare salse, mentre con le foglie si insaporiscono carne, pesce, funghi, frittate. La funzione migliore la svolge con la cacciagione: toglie il sapore di selvatico e l’untuosità.